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La decarbonizzazione nella refrigerazione industriale

La transizione energetica verso un futuro più green.

La refrigerazione è un elemento fondamentale per l’industria, specialmente oggi in cui l’aumento delle temperatrure comporta sempre di più la necessità di produrre freddo in maniera costante e per un periodo sempre più ampio durante l’anno.

La maggior necessità di produrre freddo, sia a livello industriale che privato, comporta, per forza di cose, un maggior impatto dal punto di vista delle emissioni.

La Decarbonizzazione

Per questo motivo, sempre più aziende stanno affrontando il processo della decarbonizzazione nella refrigerazione industriale, un approccio innovativo che riduce le emissioni di CO2 e promuove un futuro più sostenibile.

Ma facciamo un passo indietro, e partiamo dal capire in cosa consiste il processo di decarbonizzazione.

La decarbonizzazione è il processo che mira a ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) presenti nell’atmosfera. Questo processo può essere attuato solo sostituendo gradualmente le fonti di energia che producono CO2 con fonti di energia più pulite e rinnovabili, come l’energia solare, eolica o idroelettrica.

Scope 1, Scope 2 e Scope 3.

Per raggiungere questi obbiettivi le aziende si trovano a contabilizzare le proprie emissioni e grazie al Protocollo GHG (Greenhouse Gas) possiamo suddividere le emissioni generate in tre macro-famiglie: Scope 1, Scope 2 e Scope 3.

Le emissioni definite “Scope 1”, sono le emissioni dirette generate dall’azienda (es. combustibili fossili usati per il riscaldamento degli edifici, gasolio da riscaldamento), le emissioni “Scope 2”, invece, sono quelle prodotte indirettamente dall’azienda (es. combustibili utilizzati per l’energia acquistata).

Infine, quelle più difficili da rendicontare, le emissioni definite “Scope 3”, che riguarda tutte quelle emissioni indirette generate dalla catena di valore dell’azienda (es. viaggi di lavoro dei dipendenti, estrazione e produzione di materiali utilizzati dall’organizzazione).

Pertanto, la refrigerazione, si collocherebbe generalmente all’interno dello “Scope 2” se l’organizzazione acquista energia elettrica per alimentare i suoi sistemi di refrigerazione, o, nel caso in cui l’organizzazione utilizzi gas refrigeranti ad effetto serra (come i fluorocarburi o gli idrofluorocarburi) nei suoi impianti di refrigerazione, potrebbe anche esserci una componente di emissioni “Scope 1” associata alla gestione e al rilascio di tali gas.

Il 14 luglio 2021 la Commissione Europea ha ufficialmente varato il Green Deal, un patto che coinvolge tutti gli stati membri UE e che si è dato due traguardi principali.

  • ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030
  • raggiungere la carbon neutrality entro il 2050

Questo patto vuole garantire dei traguardi difficili, ma auspicabili, come zero emissioni di gas ad effetto serra e una crescita economica slegata dall’uso di energie derivanti da fonti fossili. Anche gli obiettivi collaterali sono importanti perché si potranno creare nuovi posti di lavoro, ridurre la dipendenza energetica dai paesi extra UE e incrementare la biodiversità.

In quest’ottica anche il settore della refrigerazione dovrà adeguare le proprie soluzioni in modo tale che non contribuiscano all’inquinamento del pianeta. Le tradizionali unità di refrigerazione utilizzano da anni gli HFC come refrigeranti, che sono noti per il loro alto GWP (potenziale di riscaldamento globale). Questi gas, se rilasciati nell’atmosfera, contribuiscono in modo significativo all’effetto serra e al cambiamento climatico. Il settore della refrigerazione, industriale e non, è responsabile di una quota considerevole delle emissioni di gas serra, diventa così prioritario per tutti produrre soluzioni sostenibili a basse emissioni di carbonio.

Per ridurre il proprio impatto sempre più aziende stanno adottando soluzioni innovative che promuovono la decarbonizzazione. Una delle principali strategie consiste nell’abbandonare gradualmente gli HFC e sostituirli con refrigeranti naturali o a basso impatto ambientale. Ad esempio, i refrigeranti naturali come ammoniaca (NH3), CO2 e idrocarburi sono soluzioni a impatto praticamente nullo e con bassissime emissioni di carbonio.

L’ammoniaca

Noi di Zudek, fin dagli inizi, abbiamo deciso di utilizzare solo refrigeranti naturali per i nostri impianti, nello specifico ci siamo specializzati nell’utilizzo dell’ammoniaca.

L’ammoniaca è un refrigerante naturale che presenta un GWP (potenziale di riscaldamento globale) e un ODP (potenziale di eliminazione dell’ozono) pari a zero, conservando però un’elevata efficienza energetica. L’ammoniaca è stata utilizzata per decenni nell’industria della refrigerazione, ma ora sta suscitando sempre più interesse come alternativa a bassa emissione di carbonio, infatti le sue proprietà termodinamiche la rendono adatta per diverse applicazioni, combinando efficienza e un impatto ambientale ridotto.

Conclusioni

L’adozione di soluzioni a basse emissioni di carbonio e l’utilizzo di refrigeranti naturali comporta numerosi vantaggi. In primis permette alle aziende di ridurre le proprie emissioni di CO2 e di conseguenza di poter contribuire in maniera attiva alla mitigazione del cambiamento climatico, in secondo luogo permette di migliorare la propria efficienza energetica, andando così ad avere anche significativi risparmi economici nel medio-lungo periodo.

La decarbonizzazione nella refrigerazione rappresenta un passo fondamentale verso un futuro sostenibile e privo di emissioni. L’adozione di soluzioni a basse emissioni di carbonio, come l’uso di refrigeranti naturali come l’ammoniaca, offre una serie di benefici significativi. Attraverso l’impegno collettivo delle aziende, dei governi e della società, possiamo aprire la strada a una transizione che sia ecocompatibile, efficiente ed eco-friendly, contribuendo a creare un futuro migliore per noi e per il pianeta.

Zudek è un’azienda in continua evoluzione, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti all’avanguardia. Utilizzando la ricerca e l’innovazione, fornisce soluzioni ecologiche e ad alta efficienza energetica.

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